“ALL YOU KNIT IS LOVE”, NASCE LA TENDENZA DEGLI APERITIVI SFERRUZZANTI
L’intervista a Miriam e Katiuscia che hanno portato in Italia il Knit aperitivo, ecco cos’è e come partecipare.
Le tendenze per un aperitivo sempre nuovo e originale, sono in continua evoluzione e chi lo ha detto che aperitivo fa solo rima con drink e appetizer? Chi lo ha detto che l’aperitivo è solo a base di cocktail e stuzzichini? Ecco arrivare l’ultimo trend capace di unire la passione del mangiar bene, ovviamente made in Italy, con l’arte dello sferruzzare. Il termine tecnico che hanno coniato due amiche di Firenze, Miriam e Katiuscia, è “Knit aperitivo”, che tradotto potrebbe essere “aperitivo sferruzzante”.I partecipanti si ritrovano e, tra un cocktail e un appetizer da stuzzicare, lavorano a maglia e chiacchierando in compagnia per un momento di vero relax gustoso e produttivo allo stesso tempo. Abbiamo dunque fatto qualche domanda alle organizzatrici di questi aperitivi sferruzzanti, emblema di una tendenza che si sta diffondendo in tutta Italia.
1) Come nasce questa idea e da chi?
K: L'idea nasce casualmente vedendo l’esperienza di un gruppo di amiche che si ritrovavano nel dopocena per sferruzzare. Miriam è da sempre appassionata di maglia mentre io (Katiuscia) ho una maggiore propensione per la socialità, gli eventi e la sperimentazione gastronomica. Abbiamo cercato di unire le due cose ed è nato così All you knit is love, il nostro laboratorio di maglia itinerante all'ora dell'aperitivo.
2) Perché avete deciso di abbinare questa attività proprio al momento dell’aperitivo?
M: Principalmente per una questione di orario: molti knit cafè o corsi veri e propri di maglia della nostra città si svolgono in orario pomeridiano, quando la maggior parte delle persone è ancora a lavorare e quindi non può partecipare. In generale, sia per chi lavora sia per chi studia, l'ora dell'aperitivo corrisponde a una pausa, uno stacco tra le proprie occupazioni giornaliere e il resto della serata.
3) Chi prepara l’aperitivo? Qual è il suo stile?
K: L'aperitivo è preparato dal locale ospitante, talvolta a buffet con insalate, legumi, piatti freddi, talvolta con piatti dedicati e personalizzati, magari vegetariani o vegani, oppure taglieri di crostini, affettati e formaggi. Insomma, spazia molto a seconda dell'offerta tipica del locale. Vanno per la maggiore cocktail con frutta fresca, ma a volte ci ospitano anche vinerie.
4) Chi partecipa? Donne? Uomini? Età media? Professionisti o principianti?
M: La maggioranza dei partecipanti sono donne, di tutte le età, ma abbiamo anche un discreto numero di quote blu, uomini e ragazzi che desiderano imparare o sanno già lavorare anche con tecniche complesse, o vengono dalla maglieria a macchina. L'età si aggira intorno ai 30, ma con punte anche sopra i 50. Le persone che frequentano le nostre serate sono sia principianti alle prime armi, sia esperti che vogliono imparare nuove tecniche o approfondirne altre attraverso i progetti didattici che propongo.
5) Cosa ne fate, poi, dei lavori realizzati?
K: Ogni partecipante realizza un capo per sé, per la famiglia o gli amici, o anche per mercatini di beneficienza, mentre i prototipi realizzati da Miriam rimangono come capi dimostrativi per altre serate.