5 idee curiose per la gita di Pasquetta
Per la classica gita di Pasquetta fuori porta, ecco 5 mete insolite: da Bergamo alla Reggia di Caserta prova le destinazioni d’Italia più originali.
La gita di Pasquetta è un classico in tutta Italia: da nord a sud, dal Friuli alla Sicilia, il Lunedì dopo Pasqua è una tradizione storica passare la giornata fuori casa, anche magari per smaltire le grandi mangiate fatte il giorno prima…
Se di norma allora queste gite “fuori porta” sono fatte per raggiungere mete di mare, lago e montagna, o comunque “en plein air” in mezzo alla natura, per Lunedì 22 aprile – è questa per il 2019 la data del Lunedì di Pasquetta – ci sono anche destinazioni più “insolite”.
Sono sparse per tutta Italia e sono luoghi in cui andare per divertirsi e scoprire qualcosa di nuovo, ma soprattutto perché questa gita possa essere un successo anche senza sole… Ecco i nostri cinque "consigli" tra arte, storia, natura e cultura.
Tutti i musei e i castelli di Bergamo
Città molto bella, Bergamo racchiude bellissimi tesori artistici, da scoprire partendo dalla sua zona più antica, la Città Alta. Si passeggia nella Piazza Vecchia, tra edifici medievali come il Palazzo della Ragione, e si ammira la Basilica di Santa Maria Maggiore.
A Pasquetta poi, per continuare questo “percorso” d’arte si possono visitare anche due bellissimi musei, aperti per i turisti. Il primo è l’Accademia Carrara, che ospita opere di arte classica uniche di pittori come Raffaello, Tiziano e Canaletto.
Proprio di fronte ad essa, ecco il GAMEC: occupa gli spazi di un antico monastero e mette in mostra opere di arte contemporanea di ogni tipologia.
Infine, nelle principali cittadine dei dintorni di Bergamo proprio a Pasquetta è prevista la giornata dei “castelli aperti”.
Sono edifici leggendari e possenti, come il Castello Visconteo di Cassano d’Adda, eretto a inizio Medioevo, o come la Rocca di Romano di Lombardia, che risale al 1171.
Ammirando gli sbandieratori a Volterra
Una gita di Pasquetta in Toscana vale sempre la pena: tra le tante mete note, di mare e “di terra” c’è anche il borgo di Volterra.
Importante centro al tempo degli Etruschi, 25 secoli fa, è ancora circondata dalla cinta muraria costruita proprio nel IV secolo a.C. con due porte di accesso, Porta Diana e Porta dell'Arco.
Ma non mancano resti romani, come l'affascinante Teatro, e monumenti medievali, come Palazzo dei Priori e il Duomo.
Proprio a Volterra poi, il Lunedì di Pasqua va in scena uno splendido spettacolo tradizionale, detto “Omaggio di Primavera”.
È una manifestazione di origini antichissime, e che si rifà a un rito pagano per cui, in occasione dell'equinozio di primavera, il popolo festeggiava il passaggio dal buio alla luce.
Ora sono gli Sbandieratori di Volterra che, alla testa di un colorato Corteo Storico, composto da una cinquantina di figuranti in costumi medievali, sfilano per la città fino a Piazza dei Priori dove mettono in scena un divertentissimo carosello di bandiere.
A Urbania per lottare con le uova sode
Situato nella parte più settentrionale delle Marche, nell’alta valle del fiume Metauro, il villaggio di Casteldurante, già dominio del duca di Urbino, nel 1636 fu ribattezzato Urbania in onore di Papa Urbano VIII.
Da quel momento vi furono costruiti tanti esempi di architettura magnifica, tra i quali ad esempio il Palazzo Ducale e il Teatro Bramante, la Cattedrale di San Cristoforo e il “Cimitero delle Mummie”, ovvero la Cappella Cola del 1380 che espone curiosi fenomeni di mummificazione naturale.
Ma uno dei momenti perfetti per visitare Urbania è proprio la giornata di Pasquetta, nella quale da tempi remoti va in scena la cosiddetta “lotta delle uova sode” o gioco del “Punta e Cul”.
È un passatempo popolare che richiama i tempi antichi, quando l’uovo aveva un forte valore economico e di scambio.
Nella piazza centrale di Urbania, abitanti e turisti si sfidano: vince chi riesce a mantenere il suo uovo sodo intatto battendolo, “punta contro fondo”, contro quelli dei vicini.
Quattro passi nella storia a Pompei
Aperti al pubblico anche a Pasquetta, gli scavi di Pompei sono uno dei monumenti italiani più incredibili e più amati, oltre che più visitati.
Con ben 66 ettari di area archeologica, sono un insieme unico di edifici civili e privati, monumenti, sculture, pitture e mosaici resi immortali dalla cenere e dai lapilli che seppellirono la città in seguito all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Famosissima e narrata anche dagli storici dell'epoca Romana, ha dato vita a un eccezionale conservazione dei reperti che permette di avere un'immagine vivida delle città romane e della vita quotidiana dei suoi abitanti.
Si entra come tanti secoli fa da una delle antiche porte, che si trovavano lungo le mura, e ci si incammina per le strade in pietra lungo le quali è possibile visitare abitazioni, modeste e ricche, con le loro decorazioni su muri e pavimenti, ma anche botteghe, il Foro con i suoi spazi e ancora edifici pubblici, le aree sacre, le terme e gli edifici per spettacoli nel quartiere dei teatri e nell’anfiteatro.
Un picnic "reale" alla Reggia di Caserta
Progettata nel Settecento, la Reggia di Caserta è un palazzo reale con annesso un parco, ma è anche la residenza nobiliare più grande al mondo.
Unica nel suo genere la Reggia è un vero e proprio complesso monumentale che occupa 45.000 metri quadrati e che, con i suoi cinque piani, raggiunge un'altezza di 36 metri. Sulla facciata principale si aprono 143 finestre e nel palazzo ci sono ben 1.200 stanze e 34 scalinate.
Visitare il suo interno è un continuo susseguirsi di stucchi, bassorilievi, affreschi, sculture, pavimenti a intarsio, come quelli della Sala di Marte e della Sala del Trono.
Parte integrante della maestosità e della bellezza della Reggia è il suo grande parco che è uno splendido esempio di giardino all'italiana, con prati, aiuole squadrate e, soprattutto, un trionfo di giochi d'acqua.
Chi allora per la gita di Pasquetta non vuole rinunciare a un “classico” pic nic trova a Caserta uno scenario pazzesco anche per una merenda all’aria aperta.